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PREMESSA IMPORTANTE

Concediti il tempo e la calma per leggere con attenzione quanto segue, ti farà risparmiare (tanto) tempo e (tanto) denaro dopo. Quale che sia il tuo profilo (calvizie accennata, accentuata, estesa), è bene che tu sappia e tenga a mente quanto segue:

  1. questa guida non intende incentivare l’utilizzo di una protesi, ma solo elencarne pro e contro;
  2. se soffri o cominci a soffrire di calvizie androgenica (ovvero quella che colpisce circa l’80% degli uomini), a oggi non esiste cura farmacologica che possa rendere OGGETTIVAMENTE REVERSIBILE questo fenomeno, nel senso che se il tuo obiettivo è quello di RI-ottenere tramite una cura TUTTI o gran parte dei capelli che hai perso, che stai perdendo, o che avevi a 15 anni, molto probabilmente resterai deluso. Questa non è una critica di parte alle cure farmacologiche, ma un pacifico riscontro oggettivo sui risultati, che CERTAMENTE ci sono, ma sono soggettivi e nella stragrande maggioranza dei casi sono inferiori alle aspettative.
  3. QUALSIASI cura farmacologica se sospesa riporta gradualmente alla situazione di partenza, ovvero nel medio periodo di tempo i risultati scemano, più o meno come succede con il tono muscolare quando si smette di praticare attività fisica REGOLARE. Quindi, una cura farmacologica, anche la più efficace, va portata avanti a tempo indeterminato. Anche questo è un fatto oggettivo e la constatazione è pacifica.
  4. da un punto di vista fisiologico, l’utilizzo di una protesi è una scelta reversibile, che in caso di utilizzo di soluzioni VERAMENTE anallergiche e traspiranti non preclude la regolare fisiologia del cuoio capelluto e non sembra provochi più “danni” rispetto a quelli provocati dalla calvizie in sé. Chi da anni utilizza una protesi normalmente continua a perdere gli stessi capelli che perdeva prima e che avrebbe perso comunque, non di più.

Detto questo, passiamo a definire le principali domande e pro e contro finora riscontrate nell’utilizzo di una protesi.

LA PROTESI è UN PARRUCCHINO?

Da un punto di vista “sociale” e “psicologico” e per come viene recepita dalla collettività SI.

In realtà una protesi newgen e i parrucchini sono cose diverse, esattamente come sono diverse per materiali e funzionalità una protesi all’anca in ceramica e titanio e una gamba di legno.

D’altronde perfino il trapianto, ERRONEAMENTE, viene spesso socialmente considerato con un’accezione negativa.

I CAPELLI DELLA PROTESI SONO VERI E/O NATURALI?

Sono veri in quanto provengono da donatori e vengono trattati opportunamente per essere lavorabili e pettinabili.

Sono quindi veri, ma sono “morti”.

Essendo stati tagliati non possono rigenerarsi (quindi col tempo perdono in colore, lucentezza, pettinabilità), né possono crescere.

E’ POSSIBILE USARE LA PROTESI IN CASO DI DIRADAMENTO GENERALIZZATO/STEMPIATURA AI LATI/CALVIZIE LOCALIZZATA?

La protesi può coprire qualsiasi area della testa, può essere grande quanto un pollice oppure può essere “totale”, la cosa più importante, ai fini della naturalezza, è che la protesi si integri per densità, tipo e colore dei capelli, al resto della propria capigliatura.

COME SI APPLICA O SI “TIENE” IN TESTA UNA PROTESI?

Le protesi newgen aderiscono allo scalpo tramite colle o nastri bi-adesivi con proprietà adesive forti, ma non permanenti.

Quindi in qualsiasi momento è possibile, utilizzando solventi specifici, scollare la protesi dallo scalpo.

I collanti sono specifici per questo genere di utilizzo, quindi non sono tossici e non danneggiano né i capelli circostanti, né il cuoio capelluto.

Normalmente il potere adesivo di questi collanti decade nell’arco di una decina di giorni, anche in base alla temperatura esterna (e quindi alla sudorazione), al sebo, alle caratteristiche più o meno grasse del proprio cuoio capelluto.

In media la manutenzione completa della protesi avviene indicativamente una volta alla settimana.

LA PROTESI PUO’ “VOLARE” VIA, O STACCARSI IN ACQUA, USANDO IL CASCO, ETC?

NO.

Questo può avvenire solo se l’adesivo utilizzato ha esaurito il proprio potere adesivo, cosa che avviene progressivamente solo col passare un paio di settimane dall’applicazione, ma considerando che mediamente si esegue la manutenzione della protesi una volta a settimana, è impossibile che la protesi possa staccarsi in modo imprevisto.

Anche tirando i capelli, spazzolandoli energicamente o passandoci sopra le dita.

In ogni caso, un portatore percepisce ESATTAMENTE quando il potere adesivo cala sensibilmente. L’effetto non è mai repentino.

E’ POSSIBILE PRATICARE SPORT UTILIZZANDO LA PROTESI?

Nessuna normale attività è preclusa, neanche le più “delicate” (nuoto, tennis, calcio, ecc.), basta eseguire correttamente la manutenzione quando serve.

LA BASE DELLA PROTESI E’ VISIBILE A OCCHIO NUDO?

La base in sé sì.

Ma la base, integrata ai capelli e correttamente applicata allo scalpo, scompare quasi del tutto, il resto dipende molto dal portatore.

Se l’attaccatura frontale è troppo definita (eccessivamente folta, innaturalmente regolare), l’effetto finale è più sospetto. Se densità e linea frontale sono naturali e la base è stata incollata accuratamente alla testa risulta praticamente invisibile anche con i capelli all’indietro e sotto il sole, anche a distanza ravvicinata.

SI SENTE LA PROTESI PASSANDO UNA MANO SULLA TESTA O FRA I CAPELLI?

Dipende dal tipo di protesi e dal tipo di adesivo utilizzati.

Normalmente lo spessore è di pochi decimi di mm. Se si utilizza la colla e una protesi in lace al tatto è quasi del tutto impercettibile.
Per capirsi, alla classica “spettinata” inaspettata dell’amico (inopportuno…) risponde con un 10 e lode, come pure è possibile passare con la massima disinvoltura le dita tra i capelli.

Ovviamente la sensazione non può essere esattamente la stessa rispetto a quella di accarezzare il cuoio capelluto, ma rispetto al tatto “smaliziato” e non sospettoso, la protesi è quasi impercettibile, se è applicata correttamente.

E’ POSSIBILE NASCONDERE AL PROPRIO COMPAGNO/A L’UTILIZZO DI UNA PROTESI?

Tralasciando ogni altra considerazione e valutando la problematica da un punto di vista “tecnico”, presumendo una convivenza, la risposta è NI.

Per cominciare, l’utilizzo di una protesi prevede che se ne possiedano almeno un paio di scorta (da conservare da qualche parte), e la presenza in casa di una serie di prodotti per la manutenzione particolari: dagli adesivi, alla colla, al remover, che in viaggio devono trovare spazio in valigia.

Inoltre, il passaggio da una protesi vecchia a una nuova dovrebbe essere il più lineare possibile e questo non è sempre facile, perché essendo fatte a mano, due protesi -a parità di parametri- non potranno mai essere uguali.

Inoltre, anche l’applicazione della stessa deve essere eseguita correttamente, perché per una persona che condivide la quotidianità di un portatore di protesi potrebbe accorgersi facilmente se da un giorno all’altro l’attaccatura dei capelli è storta, più alta, più bassa, ecc. Tutto questo senza contare quelle situazioni in cui ci si trova…a stretto contatto col proprio partner, cosa che per un portatore “anonimo” potrebbe creare situazioni di disagio e stress, se non è tutto in ordine.

Poniamo l’ipotesi che per una serie di circostanze sia passato più tempo del dovuto dall’ultima manutenzione (e che pertanto il potere adesivo di colla o tape cominci a dare segni di cedimento -il che non comporta lo staccamento della protesi, ma un impercettibile scivolamento e un luccichio sull’attaccatura frontale che al tatto risulta appiccicoso) e che rientrando a casa, il vostro/la vostra partner palesi un improvviso… desiderio: cosa rispondete: “dammi un’oretta che mi lavo i capelli”?
Quindi alla domanda di cui sopra, la risposta è che “si, tutto si può fare”, ma rispetto al confrontarsi quotidianamente in società (lavoro, amici, etc), mantenere il segreto con la persona con cui si convive è sicuramente molto impegnativo, sia tecnicamente che mentalmente.

CI SONO SITUAZIONI IN CUI L’UTILIZZO DELLA PROTESI E’ SCONSIGLIATO?

La principale variabile è l’efficacia della colla in termini di durata.

Alcune colle possono durare anche 3 settimane, ma la durata è soggettiva e dipende dalla corretta manutenzione e dalle caratteristiche del proprio cuoio capelluto.
In media, l’efficacia resta integra per 5-7 giorni, dopodiché comincia a decadere.

In viaggio, in convivenza promiscua, durante una lunga degenza ospedaliera possono verificarsi circostanze in cui non è possibile trovare un posto adeguato per isolarsi per il tempo necessario a eseguire una corretta manutenzione. In questi casi usare una protesi potrebbe essere problematico.
In caso di ferite alla testa, occorre tenere presente che le protesi NON danno allergie, ma in ogni caso trattengono in qualche misura sebo, sporco e sudore che normalmente e naturalmente si depositano su qualsiasi cuoio capelluto e che pertanto, in presenza di ferite di seria entità potrebbero dare prurito o contribuire all’insorgere di infezioni.

L’UTILIZZO DELLA PROTESI IMPEDISCE LA PROSECUZIONE DI UNA CURA FARMACOLOGICA PER LA RICRESCITA?

Da un punto di vista fisiologico, “no”.

Nulla impedisce di applicare una lozione al mattino, aspettare che si asciughi, applicare la protesi, staccarla la sera e procedere ad una nuova applicazione.
Ma si tratta di una “sovrapposizione” inutile, anche perché, una volta constatate le potenzialità estetiche e pratiche delle protesi newgen, le cure farmacologiche che richiedono costanza e assiduità e restituiscono una spolveratina di capelli, lasciano un pò il tempo che trovano per chi desidera e ottiene una capigliatura -posticcia- ma in salute e tono.

Più praticamente, è possibile proseguire senza problemi una cura che si applica nelle zone della cute libere dalla protesi

POSSO FARE DOCCIA E SHAMPOO TRA UNA MANUTENZIONE E L’ALTRA?

Si, senza alcun problema, c’è chi si lava i capelli tutti i giorni indossando una protesi.

L’unica controindicazione è che con lavaggi frequenti i capelli tendono a schiarire e ossidarsi (riflessi rossicci) più in fretta.

POSSO TINGERE LA PROTESI?

Certo, utilizzando tinte o i versatili shampoo coloranti e si può usare lo stesso prodotto per tingere anche i propri capelli, in modo da ottenere un colore più omogeneo.

In alternativa, ci sono parrucchieri specializzati che possono essere di aiuto, con risultati sicuramente migliori di quelli casalinghi.

COME POSSO EVITARE CHE GLI ALTRI SI ACCORGANO CHE SONO PASSATO ALLA PROTESI?

E’ ovvio che se si è completamente calvi e nel giro di 24 ore ci si presenta al lavoro con una folta chioma, difficile poter sostenere qualsiasi tesi alternativa alla protesi (…).

La protesi è la situazione ideale di chi inizia a utilizzarla quando è ancora in grado di simulare l’efficacia di una cura, o di un trapianto. Anche perchè il numero di capelli della protesi è personalizzabile al 100%, quindi si può iniziare con una protesi che abbia un 20-30% di capelli in più rispetto ai propri, e salire gradualmente di densità nel corso di qualche mese.

Qualche tempo prima di installare la protesi, se si hanno ancora propri capelli indigeni, è molto importante utilizzare cosmetici tipo “toppik” e/o dermmatch, che inspessiscono i capelli aumentandone la densità e scuriscono il cuoio capelluto mascherando le zone scoperte, il passaggio alla protesi è più semplice, perché si può scegliere una densità più vicina a quella già “simulata” via cosmesi e difficilmente qualcuno si accorgerà del cambiamento.
Se poi prima di mettere la protesi sparite dalla circolazione per qualche giorno sarà più difficile che notino un cambiamento (utile farlo ad esempio durante un periodo di ferie).

COME POSSO EVITARE CHE GLI ALTRI SI ACCORGANO CHE PORTO UNA PROTESI?

L’integrazione tra i propri capelli e la protesi deve essere perfetta.

In natura, nessuno ha più capelli su fronte e nuca che ai lati, pertanto chi ha una densità bassa ai lati deve scegliere una protesi dalla densità il più vicino possibile a quella naturale.

Fondamentale è anche che il colore dei capelli della protesi rispecchi quello dei propri capelli e da questo punto di vista è necessario contrastare regolarmente i riflessi rossicci dovuti all’ossidazione dei capelli che -lo ricordiamo- sono veri, ma morti.

Altrettanto importante è che il calco che va a definire la base della protesi alla quale vengono ancorati i capelli corrisponda il più possibile alla forma della testa e sia di una grandezza adeguata per coprire completamente l’area calva.

Una corretta e regolare manutenzione inoltre fa sì che l’attaccatura frontale, che sia esposta o meno, risulti sempre naturale, con una linea frontale leggermente irregolare e con l’adesivo (colla o tape) applicato nella giusta misura.

Vantaggi

  • é possibile recuperare in tempi brevi e con una limitatissima spesa l’immagine che si desidera, a prescindere dalla gravità della calvizie, infatti si possono creare anche i cosiddetti “sistemi totali” per chi è completamente calvo (tipo Collina per intenderci);
  • l’aumento della capigliatura può avvenire in modo graduale e senza dare troppo nell’occhio, basta aumentare leggermente la densità (quantità di capelli) delle protesi che si cambieranno in modo graduale;
  • le protesi attuali, a differenza del passato, sono difficilmente riconoscibili, anche ad un occhio attento;
  • non presentano controindicazioni particolari per determinate attività (sport in generale, nuoto, ecc.);
  • a dispetto dei luoghi comuni, non “volano via”, né restano sul pelo dell’acqua mentre ci si trova in immersione, nel casco quando si va in moto, e via dicendo; anzi, generalmente è necessario utilizzare sostanze solventi o ancora meglio olii del tutto innocui (come ad esempio l’olio di semi o di lino) per rimuoverne il fissaggio;
  • sono leggere e traspiranti: non si avverte la sensazione di indossarle, anche d’estate, soprattutto scegliendo il lace;
  • trattandosi di rinfoltimenti non chirurgici è sempre possibile poter togliere l’impianto in qualunque momento e ritornare con l’aspetto estetico precedente, a differenza di altri metodi (quali ad esempio i trapianti che lasciano cicatrici irreversibili).

Svantaggi

  • generalmente, più la protesi di capelli risulta naturale, più è delicata: la durata media in buone condizioni di un impianto “newgen” si aggira intorno ai 3 mesi;
  • i capelli della protesi, una volta tagliati, non ricrescono più (è un’ovvietà, ma va detto);
  • è necessario effettuare regolarmente (in media una volta a settimana) un’accurata manutenzione per 3 motivi:
    • per avere un risultato sempre naturale
    • per mantenere l’impianto in buone condizioni
    • per un’ovvia questione di igiene personale
  • richiede una spesa a intervalli più o meno regolari, sia per l’acquisto di nuovi impianti che per i prodotti per la manutenzione;
  • non preclude necessariamente, ma rende difficoltose e forse meno efficaci le cure alternative (lozioni, massaggi, ecc.);
  • non è direttamente indicata in caso di diradamenti generici non gravi, in quanto l’area coperta dalla colla o dal tape per l’incollaggio deve essere rasata a zero, quindi si rinuncia ai propri capelli lungo il perimetro dell’area calva per una larghezza di circa 1 cm. Nel caso si voglia comunque procedere, la base dovrà essere in lace in modo da poter far respirare i capelli e non farli indebolire e cadere causa assenza di traspirazione (che avviene con la pellicola);
  • non è adatta in caso di piccole stempiature (ai lati della fronte, ad esempio) inferiori alla grandezza di 2 cm.

Se hai letto con attenzione quanto riportato sopra e vuoi comunque saperne di più passiamo al lato “tecnico”.

COME E’ FATTA UNA PROTESI

La protesi è caratterizzata principalmente da 2 elementi:

  • La base alla quale vengono fissati (principalmente “lace” e ” pellicola”);
  • I capelli (europei / indiani / sintetici).

La base:

“Lace“: si tratta di una retina MOLTO fine, la cui resistenza è inversamente proporzionale all’invisibilità: più è resistente, più è visibile. Si può avere in diversi colori, in modo che la trama sia simile al colore della propria carnagione.
I capelli vengono annodati al lace e pertanto, a prescindere dal colore del capello questo nodo deve essere scolorito per non risultare visibile (procedimento che viene fatto direttamente in fabbrica).
Quindi una volta appoggiata in testa la base sparisce completamente, lasciando solo vedere i capelli uscire dalla cute in modo naturale.
Il lace è molto traspirante, particolarmente adatto nel periodo estivo. Può essere fissato tramite colla o biadesivi appositi per la retina.

Pellicola“: è una pellicola in cui il capello può essere annodato o iniettato.
La base è molto resistente e duratura, però la pellicola garantisce una minor traspirazione del cuoio capelluto rispetto al lace.
Generalmente si utilizza il nastro biadesivo per il fissaggio, che aumenta lo spessore al tatto.

Capelli:

Brevemente, per noi europei i capelli europei sono la scelta migliore, perché richiedono meno trattamenti per essere resi simili ai propri.
Pertanto risultano più naturali, si ossidano meno e più lentamente (ovvero: essendo “morti”, cominciano molto più tardi a presentare riflessi rossicci e a schiarirsi) e generalmente durano (in virtù del minor trattamento) di più, oltre ad avere una migliore pettinabilità.
Costano sensibilmente di più dei capelli indiani, che si ossidano più in fretta, sono sottoposti direttamente alla fonte ad un numero maggiore di trattamenti e devono essere tinti.

COSA SCEGLIERE PER IL PRIMO ORDINE?

Dipende da tante cose.

Se si tratta della prima protesi in assoluto sarebbe meglio orientarsi su una base interamente in lace sottile, perché è quella che sparisce meglio alla vista e al tatto.

Se applicata bene puoi pure farvi spulciare in testa dagli amici curiosi !

Essendo la base che sparisce meglio si potrà scegliere una densità bassa, in modo che le persone che ti conoscono si abituino gradualmente al cambiamento, per poi aumentarla nel corso dei mesi seguenti.

Altro vantaggio è la traspirabilità, perché non essendo abituati ad avere in testa qualcosa è meglio una base leggerissima.

Se invece porti già una protesi, magari di vecchia generazione, puoi anche orientarti per la pellicola, che comunque sarà un miglioramento estetico e funzionale rispetto a quello che hai in testa adesso.

Per maggiori informazioni sui vari tipi di base puoi vedere qui

QUANTE PROTESI PRENDERE CON IL PRIMO ORDINE?

In genere con il primo ordine è facile sbagliare qualche parametro, quindi teoricamente la cosa migliore sarebbe di ordinarne una sola.

Tuttavia ciò comporta un grave inconveniente. Non avere un ricambio in caso di problemi è altamente rischioso. La protesi infatti si può strappare, danneggiare, ecc. E senza disporre di altre protesi di riserva si rischia di dover ritornare immediatamente di nuovo pelati, visto che per produrne di nuove ci vogliono alcuni mesi.

E’ altamente consigliabile quindi ordinarne almeno due. E dopo una settimana dall’installazione ordinarne altre per stare tranquilli, magari assestando quei parametri che con il primo ordine non sono stati indovinati.

LA MANUTENZIONE

Il fissaggio della protesi al cuoio capelluto si ottiene con l’utilizzo di colle non tossiche, studiate appositamente allo scopo, e/o nastro biadesivo dedicato.

Una volta applicata accuratamente la protesi non si sposta, non si stacca accidentalmente e si adatta perfettamente (se il calco è stato realizzato a dovere) alla testa.

L’efficacia della colla varia in funzione del tipo di colla, dell’ambiente (caldo, umido, freddo, etc), e può durare fino a 3 settimane. Consente di fare sport, docce, bagno, sostanzialmente di vivere la protesi con estrema naturalezza (che dipende anche dal taglio e dall’acconciatura scelti).

Sembra un elemento di contorno, invece la manutenzione è determinante ai fini della durata della protesi e del risultato estetico.

Consiste sostanzialmente nel:

  • rimuovere la protesi dalla testa (utilizzando solventi appropriati, in base all’efficacia adesiva restante);
  • pulire la protesi e il cuoio capelluto dai residui di colla, sebo, etc;
  • lavare separatamente testa e la protesi;
  • preparare il cuoio capelluto al nuovo fissaggio (asciugatura, utilizzo detergenti sgrassanti appropriati);
  • applicare la colla e/o il biadesivo alla protesi e/o al cuoio capelluto;
  • stendere e applicare la protesi alla testa;Descritto così sembra il lavoro di una giornata, in realtà con un pò di esperienza una manutenzione ordinaria non supera MAI le due ore, e può essere portata a termine con calma e accuratamente in un’oretta buona.

E’ estremamente utile poter avere a disposizione almeno due protesi da alternare, questo permetterà di risparmiare notevole tempo poiché una buona parte delle operazioni che si fanno durante la manutenzione (preparare la protesi da indossare lavandola, asciugandola, applicare il tape, ecc.) potranno essere eseguite con calma qualche giorno prima.

Usare alternandole due o più protesi non ne fa diminuire la durata, che complessivamente resterà la medesima dell’uso singolo.

Nella sezione VIDEO dei sito si trova una spiegazione di come si esegue la manutenzione.

OGNI QUANTO VA FATTA LA MANUTENZIONE?

Tra gli elementi che determinano la periodicità, il caldo è tra quelli principali: se nel periodo invernale possono passare anche 10-15 giorni tra una manutenzione e l’altra d’estate in genere sarebbe consigliato non superare i 7 giorni.

NON perché la protesi altrimenti cederebbe (colle e biadesivi possono in certe condizioni durare anche 3 settimane..), ma per igiene e praticità (più la si indossa, più dopo si dovrà pulirla).

Se l’ambiente in cui si vive e lavora non è particolarmente caldo/sporco/umido/polveroso, nulla vieta di lavare la protesi direttamente in testa con un normale shampoo/doccia, specialmente se la protesi è stata fissata di recente.

Tuttavia, lavandola a parte si garantisce una migliore pulizia e un minore stress per i capelli (e quindi una maggiore durata).

QUANTO DURA UNA PROTESI?

Molto dipende dalle abitudini di vita del portatore e dalla sua cura.

In genere una protesi newgen dura in condizioni ottimali (qualità del capello, pochi capelli persi, sfilati o rotti rispetto alla protesi nuova) dai 2 ai 4 mesi, può arrivare a 6 e anche a 8, ma le prestazioni (lucentezza, naturalezza, pettinabilità) rispetto ad una protesi nuova sono decisamente inferiori.

Clicca qui per vedere il sondaggio.

HO LETTO E CAPITO TUTTO, HO DECISO DI ACQUISTARE UNA PROTESI: CHE DEVO FARE?

Per acquistare una protesi è necessario effettuare un calco dell’area in cui deve essere applicata.

Per il primo è consigliabile farsi aiutare da un incaricato regionale, che non sono altro che dei stessi clienti della NHS disponibili ad aiutare i nuovi.

Puoi anche provare a fare il calco da solo. Con al massimo un paio di tentativi puoi ottenere un buon risultato.
Qui puoi vedere come si fa.

Una volta definito il calco, devi scegliere che tipo di base utilizzare (lace, poly, pellicola, altro).

Densità: parametro “ostico”.
Ogni factory che realizza protesi ha i propri parametri di densità, pertanto l’80% di un produttore potrebbe corrispondere al 60 o al 100% di un altro. Per garantirsi un risultato naturale come primo impianto è consigliabile scegliere densità basse o AL MASSIMO corrispondenti a quelle dei propri capelli ai lati della testa, per evitare vistosi effetti “parrucchino”.

DOPO AVER RICEVUTO LA PROTESI A CHI POSSO RIVOLGERMI PER IL TAGLIO E/O LA MANUTENZIONE?

Qualunque parrucchiere con una buona esperienza è in grado di tagliare i capelli di una protesi, anche se è necessaria una maggiore cautela perchè se si tagliano troppo i capelli questi non ricresceranno.

Inoltre un parrucchiere poco esperto potrebbe danneggiare la base della protesi.Puoi provare a chiedere a qualche parrucchiere della tua città, anche telefonicamente, se ha esperienza nel taglio di protesi.

Esiste anche un elenco di parrucchieri sparsi in quasi tutte le regioni d’Italia specializzati nel taglio delle protesi e che sono già stati testati da alcuni clienti della NHS. I loro nominativi costituiscono un patrimonio appetibile da parte di tanti rivenditori, quindi non vengono comunicati a chiunque ma solo a coloro che sono iscritti agli ordini congiunti.

COSTI

Variano da produttore/rivenditore e dal tipo di protesi e capelli scelte.

IN MEDIA, una protesi newgen acquistata dai normali rivenditori costa tra i 200 e gli 800 (il costo dipende dal tipo di capello scelto, dalla sua lunghezza, dal tipo di base, ecc.).

Alcuni membri di spicco del forum Salusmaster hanno ideato un progetto detto “ordine congiunto”, che mensilmente consente agli utenti di acquistare le proprie protesi in gruppo direttamente dalle fabbriche, quindi a costi decisamente inferiori rispetto alla media.

Qui si possono trovare maggiori informazioni: https://www.newhairsystem.it/chi_siamo.html

Per poter aderire agli ordini congiunti bisogna farlo da qui: https://www.newhairsystem.it/form1oc.html